La Tradizione Sartoriale in Abruzzo
Fin dal millesettecento l'Abruzzo ha contribuito a diffondere l'eleganza fornendo alla moda i suoi più grandi sarti che dalle loro piccole botteghe artigiane dell'epoca sono riusciti a far conoscere ed apprezzare al mondo intero la sublime arte del taglio e del cucito.
Una vera e propria Scuola Sartoriale però si è manifestata nella nostra regione solo tra la fine dell'ottocento e i primi anni del millenovecento con alcuni nomi illustri come Domenico Caraceni che da Ortona in provincia di Chieti partì alla volta di Roma per cucire abiti su misura a personaggi di spicco dell'alta borghesia e per alcune famiglie reali, Facciolini di Teramo, Tritapepe di Pescara, Marinucci di Chieti e tanti altri sarti noti e meno noti fino ad arrivare a Nazareno Fonticoli che nel 1945 fondò insieme a Gaetano Savini l'Atelier Brioni a Roma e la Brioni Roman Style a Penne in provincia di Pescara portando il primo esempio di alta sartoria su misura caratterizzato da un sistema di organizzazione industriale.
Nel 1985 il Cavaliere del Lavoro Professor Lucio Marcotullio ebbe l'intuizione e dunque il grande merito di porre delle solide basi per il futuro creando all'interno della Brioni una Scuola per Sarti (convenzionata con il Royal College of Art di Londra) di assoluta eccellenza e nel 2002, anno di nascita della Fondazione ForModa, attivandosi ulteriormente per la diffusione della cultura ed il management delle imprese operanti nel settore attraverso collaborazioni con varie Università e l'istituzione di un Master di primo livello in Economia e Gestione della Moda.
Tra questi "mostri sacri" crebbero altre piccole e medie realtà come la nostra Camiceria Belisario che, nonostante le difficoltà incontrate nel trovare persone desiderose di imparare un mestiere per continuare a diffondere la tradizione sartoriale abruzzese e, con le crisi politiche ed economico-finanziarie che si sono succedute negli anni, sono comunque riuscite a mantenere alto il livello di un'arte che oggi noi tutti abbiamo il dovere di preservare.
A perenne difesa del "Made in Italy" e di un patrimonio culturale di inestimabile valore, affinchè possa essere di buon auspicio per le generazioni future, vogliamo concludere questa breve cronistoria della tradizione sartoriale in Abruzzo con una citazione del nostro sommo poeta Gabriele D'Annunzio che dimostra come fosse alta la considerazione per un sarto suo conterraneo.
Chiedendo ad una amica abruzzese di intercedere presso "Il Maestro" affinchè potesse cucire per lui alcuni abiti, si esprimeva con queste parole: "...scrissi ier l'altro all'amico nostro per avere meco, nella nuova Roma, alcuni di quegli abiti che mi vestono addosso con la delizia di chi li fa...Tu sai la mia fede nella schiera dei perfetti artefici addottrinati nella materia del taglio e da lunghi anni nell'esercizio del cucito. Provvedi,dunque,a che possa il maestro del mestiere trasformare la materia in capolavori".
Urania e Marco Belisario
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Comunicato Stampa
I POETI DELLA CAMICIA D'AUTORE